

Per essere un buon genitore non devi essere perfetto!
La genitorialità non è una condizione ma un’assunzione di ruolo. Troppe critiche e consigli giudicanti. Come psicologo e pedagogista mi capita sempre più spesso di confrontarmi con i genitori e le difficoltà che incontrano nell’educazione dei figli e, in maniera più o meno indiretta, con le incomprensioni o i diversi punti di vista del partner. Quello che più mi colpisce è l’attuale tendenza a vivere il ruolo di genitore come una “sindrome”, una condizione problematica che de


10 indicatori di bassa autostima nei bambini
La sfiducia in sé, in un bambino, potrebbe essere anche solo occasionale, cioè legata a un evento, una situazione specifica o a una particolare fase della vita (trasferimento, separazione dei genitori, allontanamento di una persona cara…). Quando questi segnali si conclamano nel comportamento del bambino, bisogna ammettere l’esistenza di un disagio e agire per migliorare la sua autostima. Indicatori di bassa autostima nei bambini Il bambino evita un compito, una competizione


12 frasi tossiche che un genitore non dovrebbe mai dire al figlio
Sin da piccoli siamo influenzati dalle parole; su di noi incidono le parole che pronunciamo, quelle che ci vengono dette e quelle che vorremmo dire o sentire. Le parole, infatti, possono determinare la nostra felicità, influendo sulle emozioni e sugli stati d’animo. Possono ferire, innervosire, alterare oppure possono fortificare, calmare, sostenere e rassicurare chi le pronuncia e chi le ascolta e riceve. Quello che diciamo da adulti, il modo in cui ci esprimiamo e ci rappo


7 errori più frequenti nell’educazione dei figli
Sono la combinazione di fattori di tipo ambientale, emotivo, affettivo, educativo e relazionale, legati alle sue esperienze di vita, che caratterizzano lo sviluppo della personalità di un bambino. In questo intreccio di fattori, alcuni aspetti del temperamento di ogni bambino rimangono immutati nel tempo, mentre il suo carattere e la sua personalità possono essere maggiormente soggetti alle numerose influenze da parte delle sue più importanti figure di riferimento. L’opera ed


Una mamma va a prendere la figlia in asilo e scopre che le hanno attaccato le scarpe con il nastro a
L’inserimento di un bambino all’asilo nido è un percorso delicato che va affrontato per gradi. Non tutti i genitori hanno la possibilità di rimanere in casa con i loro figli, quindi ciò diventa inevitabile, prima o poi. Si sceglie quindi la struttura migliore, quella che più si avvicina alle aspettative e dove le maestre ispirino fiducia e professionalità. Jessica Hayes voleva sicuramente il meglio per la propria bambina di 17 mesi, e probabilmente non aveva nonni a cui affid


I figli senza regole: perché è importante saper dire “no”
Dire sì per un genitore è facile, non porta dissidi né bambini scontenti. È una strada in discesa –almeno nel breve periodo– garante di calma, priva di capricci e sceneggiate. Dire no, invece, comporta fermezza, sforzi, fatiche, coerenza, grida, pianti, contrasti e strattoni. Quando Marco, 3 anni, trova l’opposizione della madre all’ennesima richiesta della giornata, le grida piangendo: “Brutta! Cattiva, non ti voglio più bene!”. La madre prosegue lungo la strada di casa tene


Disparità di trattamento tra fratelli, il ruolo della mamma
Negli USA se ne fa un gran parlare, tanto che è stato coniato l’acronimo PDT (Parental Differential Treatment) riferito al “trattamento differenziale del genitore” rispetto alla prole. Parental Differential Treatment (PDT) o Trattamento parentale differenziale La mitologia ci narra che un genitore, in particolare una madre, non abbia alcuna preferenza e di conseguenza non vada a esercitare disparità di trattamento tra i figli. Sì, in questo contesto la leggendaria figura mito


La fatica di farli crescere: rapporto genitore-figli
Perché oggi i modelli educativi funzionano meno? Che fine hanno fatto? Oscilliamo tra i seguaci “dei no che aiutano a crescere” agli estremisti del metodo montessoriano, con poca conoscenza dell’effettiva applicazione e valenza dei principi educativi. Tra proibizionismo e liberalismo oggi vince la confusione, la mancanza di educazione, i ragazzi hanno voglia di cercare, di sperimentarsi, ma farlo in una società senza regole e confini non permette loro di sviluppare creatività