Insegnare a pensare: il metodo Montessori per aprire la mente degli alunni

Secondo il quotidiano spagnolo ABC, il 90% della popolazione mondiale non sarebbe in grado di pensare. A dichiararlo è il dottore e filosofo Robert Schwartz noto per essere l’autore di Anime Coraggiose libro in cui spiega che prima di nascere scegliamo i nostri genitori, una sorta di programmazione per avere una vita come la desideriamo.
Schwartz ritiene anche che per imparare a pensare bisogna iniziare a lavorarci da piccoli. A questo scopo alcuni spunti del metodo Montessori appaiono fondamentali.
Ecco i consigli
Ogni studente è unico
Ogni bambino è diverso da un altro e per questo motivo nella scuola andrebbe costruita una didattica differente per non ottenere tutte menti uguali. Bisogna promuovere nel bambino l’idea che è unico e speciale.
Educare alle emozioni
I bambini non sanno come sviluppare le emozioni e gestirle per cui è bene che a scuola insegni loro che piangere di gioia non è un male, così come essere tristi o eccessivamente felici. Ai bambini va spiegato come affrontare la tristezza.
Insegnare ad ascoltarsi
Stare da soli e ascoltare se stessi è un altro passo importante, un compito che spetta soprattutto alla scuola.
Incoraggiare la creatività
Non dite mai al bambino che deve crescere, perchè in questo modo finirà per tenere a bada anche la creatività e il gioco che va invece va incoraggiato giorno per giorno.
Sviluppare il senso critico
Al bambino va spiegato cosa può destare indignazione altrimenti non avrà mai senso critico adeguato nella vita.